Coltivazioe Cave
FIDEIUSSIONI
FIDEIUSSIONE PER COLTIVAZIONE CAVE
La fideiussione per la coltivazione di cave è una garanzia finanziaria richiesta obbligatoriamente dall'ente pubblico competente (solitamente la Regione o la Provincia) alle aziende che ottengono la concessione per l'attività estrattiva.
Cos'è e a cosa serve
L'estrazione di materiali da una cava (sabbia, ghiaia, argilla, marmo, ecc.) ha un impatto significativo sull'ambiente e sul paesaggio. Per questo motivo, l'autorizzazione all'attività è vincolata all'obbligo di ripristinare il sito al termine dei lavori. La fideiussione è lo strumento che garantisce questo impegno.
In sintesi, la fideiussione serve a:
- Assicurare il ripristino ambientale: copre i costi per la corretta sistemazione e riqualificazione dell'area una volta terminata l'attività estrattiva. Questo può includere la rimodellazione del terreno, il riporto di terra vegetale, la semina di vegetazione o la creazione di specchi d'acqua.
- Coprire i danni a terzi: garantisce il risarcimento di eventuali danni causati dall'attività estrattiva a proprietà private o infrastrutture vicine.
- Garantire il rispetto delle normative: assicura che l'impresa adempia a tutti gli obblighi previsti dall'autorizzazione, come il corretto smaltimento dei rifiuti di estrazione e il versamento dei contributi previsti a favore dei comuni.
Se l'impresa non rispetta le condizioni imposte (ad esempio, abbandonando la cava senza averla ripristinata), l'ente pubblico può "escutere" la fideiussione, ovvero incassare la somma garantita per finanziare direttamente i lavori di ripristino.
Cosa serve per il rilascio
I requisiti per il rilascio della fideiussione per la coltivazione di cave sono specifici e variano in base alla legislazione regionale, che disciplina la materia. Tuttavia, ci sono alcuni elementi comuni a livello nazionale:
- Autorizzazione e progetto di coltivazione: l'impresa deve aver ottenuto dall'ente competente l'autorizzazione per l'attività di cava, che è accompagnata da un progetto dettagliato di coltivazione e di ripristino ambientale. È l'ente che, in base a questi documenti, stabilisce l'importo della garanzia.
- Documenti dell'azienda: sono richiesti i documenti societari standard (visura camerale, bilanci recenti, statuto, ecc.) per l'analisi della solidità finanziaria e della capacità dell'impresa.
- Calcolo dell'importo: l'importo della fideiussione non è fisso, ma viene calcolato dall'ente pubblico in base a criteri specifici, che possono includere:
- il volume di materiale da estrarre: maggiore è il volume, maggiore è l'impatto potenziale e, di conseguenza, l'importo della garanzia.
- la superficie dell'area da coltivare e da ripristinare.
- le spese stimate per i lavori di ripristino ambientale: le Regioni definiscono tabelle di costi unitari per le diverse tipologie di intervento (es. rimozione di macchinari, scavi, riporti di terra, opere di ingegneria naturalistica).
- Testo della fideiussione: il testo del contratto deve essere conforme ai modelli previsti dalla normativa regionale e deve essere presentato all'ente che ha rilasciato l'autorizzazione, solitamente prima dell'inizio effettivo dei lavori.
- Possibilità di riduzioni: in alcuni casi, le imprese che dimostrano di avere certificazioni di gestione ambientale, come la ISO 14001 o la registrazione EMAS, possono beneficiare di una riduzione dell'importo della fideiussione.
- Durata della fideiussione: la garanzia deve coprire l'intera durata della concessione, fino alla completa esecuzione dei lavori di ripristino. A volte può essere richiesta una proroga.
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